COMUNICATO STAMPA
INVECCHIAMENTO ATTIVO, HAPPYAGEING: SI APRE L’EPOCA DEI LONGENNIALS, UNA GENERAZIONE EMERGENTE DALLA LONGEVITÀ CHE DEVE TROVARE UN RUOLO NUOVO NELLA SOCIETÀ DI DOMANI
AGLI ‘STATI GENERALI’ UN GRANDE THINK TANK PER RIPENSARE I MODELLI SOCIALI ALLA LUCE DEL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO E CULTURALE A Roma la seconda edizione degli Stati Generali
organizzati dall’Alleanza per l’Invecchiamento Attivo. Stakeholder ed esperti a confronto su “Longevità e Longennials”
Macchia: “La Legge Delega in materia di politiche per gli anziani è importantissima: i decreti attuativi siano il punto di partenza per una rivoluzione innanzitutto culturale” On. Bellucci: “La riforma delle politiche per gli anziani è priorità del Governo. I decreti attuativi dovranno essere adottati entro la fine del 2024” |
Roma, 3 ottobre 2023 – In Italia più di 14 milioni di persone appartengono alla fascia di età over 65, circa la metà di questi ha più di 75 anni; 4 milioni hanno dagli 80 anni in su e ben 22mila sono gli ultracentenari: complessivamente siamo vicini al 25% della popolazione e la quota, salvo inversioni di tendenza, è destinata a crescere. Non si tratta solo di calo delle nascite, ma anche di maggiore durata della vita (dati ISTAT): i dati demografici confermano infatti il costante incremento della vita media della popolazione italiana. Per un bambino che nasca oggi la speranza di vita è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne, mentre l’aspettativa di vita per chi oggi ha già 65 anni, ed è dunque definibile “adulto - anziano”, è di almeno altri 20,6 anni (fonte Euronews). “Fino a ieri parlavamo di ‘invecchiamento della popolazione’ dando a questo una connotazione negativa, è ora di aprire gli occhi e cambiare registro, approccio culturale e quindi anche il modello di società. Chiediamo coraggio e visione!” ha spiegato Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, l’associazione promotrice degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo”, in corso oggi presso l’Acquario Romano a Roma. L’evento, alla sua seconda edizione, ha un panel di circa trenta relatori provenienti da istituzioni, parti sociali, professionisti sanitari, mondo accademico, a confronto di fronte ad un folto pubblico di quasi 300 tra tecnici e delegati delle componenti sociali.
“Siamo uno dei Paesi più longevi al mondo e sempre più sono le persone di 65/70 anni e oltre che non solo sono in salute, ma desiderano mantenersi attive e impiegare le risorse economiche che hanno guadagnato negli anni – ha spiegato Francesco Macchia, Direttore di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo – Questa nuova generazione, chiamata con il termine anglosassone ‘Longennials’, è composta da persone che ancora vogliono e possono avere un ruolo e un peso nella società, non certo essere di peso. A pesare su di loro, però, è spesso uno sguardo della società che continua a vederli ‘vecchi’, secondo un clichè ormai superato di ‘persona a riposo’, dal lavoro, dalla vita sociale, dagli hobby, dallo sport, e potenzialmente molto fragile: una fotografia in bianco e nero in cui non si riconoscono. Manca per loro un contesto ideale e normativo all’interno del quale operare e impegnarsi, manca un cambio culturale che li porti a essere ancora considerati parte attiva e centrale della società. La particolare longevità della nostra società ci impone di essere i driver in Europa di questo ripensamento e di questa necessaria rivoluzione che è innanzitutto culturale! Oggi siamo qui per ragionare di questo, in maniera fattiva, per elaborare proposte chiare grazie al confronto con le diverse parti sociali che HappyAgeing porta avanti ormai dal 2014”. Dichiarazioni di apertura, queste, che sono state ‘il manifesto’ dell’intera discussione che ha visto la partecipazione di Alessandro Rosina, Ordinario di Demografia e Statistica Sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Paolo Ciani, Deputato e co-Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo; Monsignor Vincenzo Paglia, già Presidente della Commissione per la Riforma dell’assistenza agli anziani del Ministero della Salute; Livia Turco, già Presidente della Commissione per la Riforma dell’Assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana del Ministero del Lavoro.
A livello istituzionale, il Parlamento e il Governo hanno cominciato a prendere atto di questo cambiamento non solo demografico, ma culturale. Ne sono testimonianza l’approvazione della “Legge delega in materia di politiche a favore delle persone anziane” e l’attiva partecipazione dell’Onorevole Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla sessione degli Stati Generali in cui si è parlato dell’attuazione della norma. "La riforma in materia di politiche in favore delle persone anziane è una delle priorità assolute di questo Governo, alla quale stiamo alacremente lavorando per la messa a punto dei decreti attuativi, che dovranno essere adottati entro il 31 gennaio 2024 – ha chiarito il Viceministro Bellucci – Una riforma strutturale che nasce dalla volontà di questo Governo di tutelare e promuovere la vita in ogni sua stagione e che riconosce l’importanza di questioni come favorire l'invecchiamento attivo, contrastare la marginalizzazione delle persone anziane, superare la grave carenza di assistenza territoriale, sanitaria e sociale, che si ripercuote sulle strutture ospedaliere e sulle famiglie. In buona sostanza, una riforma complessiva imperniata non solo sulla prevenzione e sull’assistenza, ma anche sulla rigenerazione urbana, sul turismo sostenibile, sulla telemedicina, sul co-housing, sulla relazione con gli animali di affezione, sull’attività fisica e sportiva, sul supporto alle famiglie. Una legge che mette le persone anziane al centro del sistema – ha sottolineato – per garantire più qualità di vita e benessere, perché la riforma ha come punto di partenza una presa in carico complessiva della persona anziana. Proprio per agevolare quei percorsi che consentono l'accesso a politiche di invecchiamento attivo in tutto il territorio nazionale. Un cambio di passo rivoluzionario che l'Italia attende da anni".
“I dati parlano chiaro: l’Italia è un Paese che invecchia, destinato a vedere capovolgersi la proporzione tra popolazione giovane e popolazione anziana. Secondo le stime, nel 2050 la quota di ultra65enni ammonterà al 35,9% della popolazione totale, il 10% in più di oggi. Nonostante questi numeri siano noti, si è fatto fatica fino ad oggi a trarne tutte le dovute conseguenze in termini decisionali e, quindi, di scelta di politiche coerenti – ha constatato Francesco Macchia – La Legge Delega è un passo importantissimo verso il cambiamento, la porta attraverso cui può entrare un approccio più inclusivo, che non si limiti a vedere l’anziano solo come soggetto che ha bisogno di politiche di prevenzione e di assistenza, ma che è immerso nella società e che può sentirsi davvero parte attiva, coerentemente con l’immagine che i ‘Longennials’ hanno oggi di sé stessi. I decreti attuativi di questa Legge possono essere quindi l’occasione per compiere il passo in avanti che manca, per arrivare a una nuova visione della società che assegni in modo concreto un ruolo diverso e ancora centrale agli over 65. HappyAgeing ha collaborato con l’Intergruppo parlamentare dell’Invecchiamento attivo, sin dalla nascita di quest’ultimo, sul testo della Legge Delega. Ora l’Alleanza è pronta a fare altrettanto con il Governo, per far sì che i decreti attuativi contengano veramente la svolta di cui questo Paese ha bisogno in termini di politiche per l’invecchiamento”.
La visione degli Over 65, il ruolo di questa massa di ‘Longennials’ nella società e le scelte politiche che li riguardano non possono non tener conto anche del loro peso e delle loro capacità economiche, in sostanza di ciò che oggi viene comunemente semplificato con il termine di “Silver Economy”, un tema sul quale è intervenuto il Professor Francesco Saverio Mennini, Ordinario di Economia politica e sanitaria e Direttore EEHTA del CEIS presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Presidente SIHTA – Società Italiana di Health Technology Assessment Research. “Intorno alle fasce di popolazione anziana ruota un’intera e consistente fetta dell’economia, che va dalle risorse economiche accantonate e possedute dagli anziani alle possibilità di investimento, per i risparmiatori e le aziende, nei settori che riguardano l’assistenza e i servizi per la terza e la quarta età. Si stima per questa un valore di oltre 300 miliardi di euro, pari a quasi il 20% del PIL. Solo se si considerano questi numeri si capisce come la salute degli over 65 sia uno dei migliori investimenti che il nostro Paese può fare”.
Un elemento estremamente positivo della Legge Delega è l’aver messo al centro la fragilità. Per dare concretezza alle misure che saranno ad essa rivolte si è discusso di come valutarla e approcciarla in una sessione su l’“Approccio multidimensionale alla persona anziana”, moderata da Stefania Maggi, Presidente EICA – European Interdisciplinary Council on Ageing.
Manca invece, nella Legge Delega, un riferimento esplicito a un altro dei pilastri dell’invecchiamento attivo e in salute: l’immunizzazione. “L’articolo 3 della Legge Delega è dedicato alle politiche di prevenzione, ma dimentica di citare esplicitamente l’immunizzazione tra gli strumenti a disposizione per il raggiungimento di questo obiettivo. L’auspicio è che nei decreti attuativi venga efficacemente colmata questa lacuna. Come HappyAgeing mettiamo a disposizione del Governo la nostra esperienza nello studio delle migliori strategie vaccinali”, ha sottolineato Michele Conversano.
Altro pilastro dell’Invecchiamento Attivo, su cui da sempre HappyAgeing pone un impegno particolare nella sua attività di sensibilizzazione, è il movimento tra gli over65, soprattutto in un approccio life-long. “Ora che lo Sport è entrato ufficialmente in Costituzione siamo certi che possa esserci una maggiore attenzione. Per gli over 65 lo sport deve essere un diritto realmente esigibile, perché è a tutti gli effetti una misura di prevenzione. Purtroppo mancano bonus per la pratica sportiva o detassazioni che ne riducano il peso economico”, ha sottolineato Maurizio Massucci, della SIMFER - Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, moderatore del panel dedicato a questo tema che ha visto il confronto degli stakeholder del settore con la Senatrice Daniela Sbrollini, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, Diabete e Malattie Croniche Non Trasmissibili e tra i primi firmatari del DDL che ha portato a questo storico risultato.
Alla nuova visione della terza età ha portato il proprio contributo artistico anche Antonio De Matteo, attore della serie televisiva di successo “Mare Fuori”, con il video dal titolo “La bellezza dell’argento”.
Gli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo sono stati realizzato grazie al contributo non condizionante di Pfizer, Moderna, Sanofi, GSK, CSL Seqirus, MSD, Novavax.
HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo è nata nel 2014 per promuovere, in Italia, politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare quanto indicato dalla Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo, ed è membro dell’IFA – International Federation of Ageing, prestigiosa organizzazione non governativa internazionale, presso le Nazioni Unite, impegnata a garantire l’invecchiamento attivo in salute su scala globale. Fanno parte di HappyAgeing: Federsanità - Confederazione delle Federsanità ANCI regionali, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà impegnate per il benessere degli anziani e mediante lo sviluppo e la replica sul piano nazionale delle esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.
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UFFICIO STAMPA HAPPYAGEING - ALLEANZA ITALIANA PER L'INVECCHIAMENTO ATTIVO
Arianna Cioffi: +39 339 2704221; cioffi@rarelab.eu Rossella Melchionna: +39 334 3450475; melchionna@rarelab.eu |
COMUNICATO STAMPA
INVECCHIAMENTO ATTIVO, AGLI ‘STATI GENERALI’ ORGANIZZATI DA HAPPYAGEING IL PUNTO SULLE POLITICHE DI PREVENZIONE VACCINALE
Conversano: “Fatte le circolari per il Covid e per l’influenza e approvato il nuovo PNPV, ora la sfida è far sì che siano applicati uniformemente in tutte le Regioni e che si raggiungano le coperture previste” |
Roma, 3 ottobre 2023 – La prevenzione è il migliore investimento che si possa fare in sanità: screening, corretti stili di vita e vaccinazioni sono i principali strumenti a disposizione, validi per tutta la popolazione, a maggior ragione per gli over 65. Per questo durante gli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo” promossi da HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, in corso oggi a Roma nella suggestiva cornice dell’Acquario Romano, un focus particolare è stato dedicato al tema dell’immunizzazione, inevitabile dopo due anni di pandemia e a pochi giorni di distanza dalle ultime circolari ministeriali su influenza e Covid.
È dunque stato fatto un approfondimento sui passi avanti, ma anche sulle mancanze, del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e una riflessione sulla necessità di rendere strutturale la vaccinazione anti-Covid. Al primo panel, intitolato “Strategie di immunizzazione dell’adulto anziano: il nuovo PNPV 2023-2025” hanno partecipato Francesco Paolo Maraglino, Direttore Ufficio 5 Ministero della Salute; Paolo Bonanni, Coordinatore del Board del “Calendario per la Vita”, Francesca Russo, Coordinatrice del Coordinamento Interregionale Area Prevenzione e Sanità pubblica della Commissione Salute, ed è stato invitato a partecipare il Senatore Ignazio Zullo, promotore e co-Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Invecchiamento Attivo.
“Il PNPV 23-25 è un documento operativo di massima importanza perché, oltre al calendario vaccinale, contiene le indicazioni per le vaccinazioni delle categorie a rischio (per età, per patologia o per ragioni professionali) e gli obiettivi strategici da perseguire nel triennio di riferimento, a partire dal raggiungimento/rafforzamento di alcune specifiche coperture vaccinali. Tutti elementi necessari a portare avanti campagne vaccinali efficaci e capillari sul territorio nazionale – ha ricordato Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing e moderatore del panel – Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale ha avuto una gestazione lunga e travagliata. Il nostro auspicio è che la sua implementazione e applicazione da parte delle Regioni siano più rapide e incisive. Abbiamo vaccini sicuri ed efficaci, abbiamo un PNPV completo che include tutti i vaccini, ma se non raggiungiamo le coperture indicate dal Piano continueremo a vedere le persone ammalarsi e morire di malattie prevenibili. L’applicazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale non deve essere semplice adempimento amministrativo – ha proseguito Conversano – ma uno strumento valido per costruire una strategia efficace per raggiungere obiettivi di copertura vaccinale ottimali”. Uno degli elementi cruciali, secondo l’Alleanza per l’Invecchiamento Attivo, affinché si accrescano le coperture vaccinali tra gli over 65 è l’utilizzo dello strumento della chiamata attiva, riguardo al quale presto HappyAgeing presenterà i dati di uno studio specifico.
L’Onorevole Ilenia Malavasi, membro della Commissione XII Affari Sociali della Camera dei Deputati; Carlo Signorelli, Presidente NITAG - Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, Ministero della Salute, e Nehludoff Albano, Dirigente del Servizio Promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - Regione Puglia e Vice Coordinatore Comitato Interregionale Prevenzione, si sono confrontati invece sulla necessità di una “Normalizzazione della vaccinazione Covid-19”.
“La mancanza di indicazioni riguardo a questa vaccinazione specifica nel PNPV è stata in gran parte sanata dal Ministero della Salute con due circolari apposite – ha ricordato il Presidente C.T.S HappyAgeing – La prima contiene indicazioni importanti, tra cui la raccomandazione e l’offerta gratuita della vaccinazione per gli over 60 e le fasce fragili; la seconda dà la possibilità di ricevere il richiamo del vaccino anche a chi lo richieda spontaneamente, quindi ad esempio a familiari o caregiver per i quali è estremamente importante non essere veicolo di malattie per coloro che assistono. Non c’è ormai alcun dubbio che i vaccini, quelli contro il Covid a fianco a quelli per la prevenzione dell’influenza, delle patologie da pneumococco e dell’Herpes Zoster, rappresentano gli strumenti più importanti di Sanità Pubblica. Per questo, l’auspicio di HappyAgeing è che le indicazioni contenute nelle Circolari entrino a tutti gli effetti, in futuro, nel calendario vaccinale e che le Regioni si facciano trovare pronte all’avvio della campagna vaccinale. Sicuramente, occorre anche combattere lo scetticismo di molte persone riguardo ai vaccini contro il Covid e dare nuova motivazione a quanti mostrano quella che viene definita ‘stanchezza vaccinale’, a causa della quale si è persa fiducia nello strumento dei vaccini e motivazione a farsi vaccinare. HappyAgeing lavorerà con le parti sociali sue partner proprio per combattere questa stanchezza, promuovendo una campagna di informazione e sensibilizzazione dedicata”.
Gli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo sono stati realizzato grazie al contributo non condizionante di Pfizer, Moderna, Sanofi, GSK, CSL Seqirus, MSD, Novavax.
HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo è nata nel 2014 per promuovere, in Italia, politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare quanto indicato dalla Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo, ed è membro dell’IFA – International Federation of Ageing, prestigiosa organizzazione non governativa internazionale, presso le Nazioni Unite, impegnata a garantire l’invecchiamento attivo in salute su scala globale. Fanno parte di HappyAgeing: Federsanità - Confederazione delle Federsanità ANCI regionali, Fondazione Dieta Mediterranea, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Igiene, i sindacati SPI CGIL, FNP CISL, UIL Pensionati, e la Federazione Anziani e Pensionati ACLI. Le modalità operative dell’Alleanza si realizzano attraverso la confluenza di tutte le realtà impegnate per il benessere degli anziani e mediante lo sviluppo e la replica sul piano nazionale delle esperienze realizzate con successo nel contesto locale e validate scientificamente dai partner di HappyAgeing.
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UFFICIO STAMPA HAPPYAGEING - ALLEANZA ITALIANA PER L'INVECCHIAMENTO ATTIVO Arianna Cioffi: +39 339 2704221; cioffi@rarelab.eu Rossella Melchionna: +39 334 3450475; melchionna@rarelab.eu |
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